Per ricordare la Yourcenar,  l’Istituto di Cultura «Torquato Tasso» cala il suo poker d’assi.

torquato tassoAvrei potuto intitolare questo articolo «Ad ùsum delphìni» o, meglio, «Cicero pro domo sua» perché potrebbe sembrare un articolo elogiativo del Consiglio d’Amministrazione del prestigioso Istituto di Cultura fondato nel 1923, Ente morale con R. D. 28 marzo 1929 n. 684, vanto della Città di Sorrento e dei suoi numerosi soci. Intendo, invece, semplicemente far capire come si è potuti giungere a questa importante manifestazione che, grazie alla proficua ed intensa collaborazione con l’Hotel Bellevue Syrene, vedrà Sorrento protagonista europea della cultura. Saranno, infatti, graditi ospite il prof. Gilles Pecout, Rettore delle Università di Parigi (la massima autorità accademica di Francia), il console di Francia a Napoli Laurent Burin des Roziers, l’ing. Mario Casillo capogruppo del Partito Democratico alla Regione, e tante altre personalità che, unitamente al Sindaco di Sorrento, presenzieranno alla posa in opera della targa nell’Hotel strettamente legato alla memoria di Marguerite Yourcenar. Come un’esplosione pirotecnica da aprile ad oggi si sono succedute manifestazioni che hanno interessato l’Arte e la Cultura nelle loro molteplici sfaccettature: ad Aprile Italo Moscati ha parlato di «Sofia Loren», Dario Fabbri ha commentato la «Brexit. Scenari europei e britannici»; a Maggio Francoise Bonali Fiquet ha presentato il suo saggio su «Marguerite Yourcenar a Sorrento», Marica Ranieri Panetta ci ha parlato di «Messalina e la Roma imperiale dei suoi tempi»; a Giugno Elena D’Ambrogio con «Quando una donna», Alberto Cialdea ci ha intrattenuto con «Renato Caccioppoli. Più che un uomo, un’anima», Valeria Sperti ha illustrato «Letterature-Mondo. Africa e Francia a confronto»; a Luglio Eugenio Capozzi ci ha parlato de «Il politicamente corretto e la crisi dell’Occidente»; a Settembre Nuccio Ordine ha tenuto una conferenza su «Il riso del filosofo. Letteratura e filosofia in Giordano Bruno», Sabine Grabner ci ha parlato di «Joseph Rebell. Un pittore viennese alla fonte della luce», Geneviève Porpora ha con «”Anema e Cora”» descritto «Cultura, impresa e origini della creatività femminile in Italia», Paolo Macry «Riflessioni a trent’anni dalla caduta di Berlino 1989-2019», Antonio Ascione ci ha parlato della  poetica di «Alda Merini. La mistica della carne»; a Ottobre Lucio Caracciolo e Dario Fabbri, hanno analizzato la questione italiana e di «Hong Kong e la Cina», Cinzia Virno, ci ha parlato del pittore «Antonio Mancini», uno dei maggiori artisti italiani tra ‘800 e ‘900, Isabella Valente ha illustrato «Realismo e idealismo, i due volti della scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento», Claudio Pizzorusso, ha tenuto una conferenza su «Non sempre la colla fa il collage»; a Novembre sono in calendario: Gilles Pecout che terrà una conferenza sul «Risorgimento italiano e Risorgimento mediterraneo nel lungo Ottocento», e modererà Nuccio Ordine che, attirerà la nostra attenzione su «L’utilità dell’inutile», Matteo Palumbo, c’intratterrà parlando di «Ugo Foscolo. Le leggi della comunità», Sabrina Spinazzè parlerà «Dal vedere alla visione. Il percorso artistico di Francesco Paolo Michetti», Ciro Raia ci presenterà la «La Repyubblica Partenopea del 1799», Rosario Caputo c’illustrerà «La pittura naplletana del XIX secolo», Guido D’Agostino, presenterà «Il filo rosso della storia del Regno. Da Masaniello alla Repubblica giacobina». Urge, allora, porgere il nostro grazie al Presidente dell’Istituto Luciano Russo e presentare coloro che lo affiancano. Luciano Russo, noto gallerista e uomo di cultura, censore e critico sull’arte e le iniziative culturali della città da sempre, curatore di tutte le iniziative culturali dell’Istituto e del nascente Museo Civico sito nella Biblioteca del Chiostro del convento di San Francesco. Eleonora Di Maio, Vice presidente, regista, attrice, autrice, insegnante di recitazione, si è formata prima all’Atelier d’art dramatique du Luxembourg a Parigi e poi laureata in regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, studiando con grandi maestri tra i quali Andrea Camilleri, Luca Ronconi, Carlo Lizzani, Monica Vitti. Ogni anno, con l’Accademia On Broadway, regala al pubblico della Penisola sorrentina una sua rivisitazione di uno dei musical che hanno fatto la storia di questo glorioso genere. Elisabetta Roberta Rubertelli, consigliere, inizia la sua carriera come fisiokinesiterapista nel 1976 presso l’Ospedale Maggiore di Novara. Continua a lavorare negli ospedali fino al ‘90, occupandosi anche di formazione in ambito socio-assistenziale presso l’ospedale di Verbania. Successivamente si dedica a studi di medicina olistica, specializzandosi in Kinesiologia, Reflessologia, Master Reiki e Scienze Naturopatiche. In California, presso la scuola di Peggy Dylan, consegue l’attestato di istruttrice di Firewalking. Il suo bagaglio esperienziale, accademico e didattico, unito a doti naturali, fa di lei una terapeuta completa. Aniello Clemente, segretario, già insegnante di religione cattolica, ha conseguito il Dottorato in Sacra Teologia presso la Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale (Napoli), sezione “San Tommaso”. Teologo, i suoi interessi vertono, in particolare, sulla via pulchritudinis, al rapporto tra letteratura e arte, filosofia ed estetica, come possibili veicoli di dialogo interreligioso. Autore e collaboratore di Riviste ha al suo attivo varie pubblicazioni di cui si segnalano le più recenti: «Completo nella mia carne…». Il valore salvifico della sofferenza (E.D.I., Napoli 2016) e Porgi l’altro… orecchio. San Paolo VI e la letteratura: un ponte di dialogo tra i popoli (E.D.I., Napoli 2019).

Aniello Clemente